Monumenti incapsulati sotto teca e gioielli a pianta centrale, a felino, a stemma, a piazza dei Signori; anelli pieghevoli, mappe cuscinose e diorami da cui si affaccia anche Palladio, lampade da tavolo con basiliche illuminanti, tracce di pavimenti antichi e architetture do it yourself; poesie in pietra di poeti estinti e piatti in ceramica, prati da far crescere in scatola, pitture da viaggio e perfino ex-voto, oggetti pesantissimi in pietra di Vicenza o lievissimi segnalibri, giochi a cubetti e cubi componibili, magneti parietali, molte borse, T-shirt “100% alla vicentina” e una linea di cosmetici minacciosa, ma molto chic, al baccalà, una collana ricamata che recita espressamente “Vicenza ti amo” e un’altra dedicata ad una misteriosa “Cara Signorina”; persino degli adescatori “biscogatti” in frolla dal cuore tenero alla marmellata di fragole: sono solo alcuni degli oggetti presentati al concorso per piccole opere di design indetto dall’assessorato alla cultura del Comune di Vicenza cui hanno partecipato designer da tutta Italia.
Nella mostra “Vicenza città bellissima: souvenir e memorabilia”, allestita a Casa Cogollo detta del Palladio saranno esposte 44 piccole opere di design selezionate tra le oltre 70 pervenute. L’inaugurazione, che si terrà sabato 15 gennaio alle 18 all’Odeo del Teatro Olimpico, a cui parteciperà l’assessore alla cultura Francesca Lazzari, prevede una breve presentazione; seguirà la visita della mostra.
L’esposizione, a cura di Stefania Portinari, presenta le proposte di quarantaquattro tra designer, artisti o collettivi giunte da tutta Italia. I progetti, che si chiedeva fossero prototipi effettivamente riproducibili, multipli realizzabili in piccole tirature, o pezzi unici che potrebbero appartenere ad una ipotetica collezione di soggetti simili, dovevano avere come tema un omaggio o un richiamo alla città di Vicenza e alle sue tradizioni culturali, per porsi come possibili souvenir o memorabilia da destinare idealmente ad un artshop, ad un bookshop museale o espositivo.
Destinata ad essere per ora una sola gara di idee, indipendentemente da effettive pratiche di merchandising, ha prodotto una grande varietà di soggetti e creazioni, anche ironiche e contemporanee, dimostrando l’interesse per il tema e la fervida capacità immaginativa dei designer e anche degli artisti che vi si sono cimentati. Se da un lato è emerso naturalmente un versante creativo legato ad una possibile effettiva realizzazione commerciale, con la proposta di packaging efficaci ed oggetti ben definiti nelle loro caratteristiche tecniche e materiali, testimonianza di professionismo e accortezza progettuale, dall’altro è risultata anche una produzione significativa ispirata da un forte lato affettivo, soprattutto da parte dei designer vicentini, nei confronti della loro città, un versante heartmade, fatto col cuore, come afferma il marchio savonese “puella” a proposito dei suoi accessori.
In mostra vi sono, tra i gioielli, i progetti di Barbara Uderzo, Annamaria Iodice, Angela Caremi, Elvezia Allari, Barbara Barbantini, Gaspare Buzzatti e Giovanni Tomasini, Francesca Tomaselli, Camilla Bin e Valentina Grotto; diorami e vedute singolari di Chiara Andreatti e Giulia Brusatin, Beatrice Pasquali, Matteo Berti, Veronica Organo, Rinaldo Pagan e piatti della Ceramica Vicentina snc; “lavori” in pietra e sorprese di Sergio Casarotto ed Edhison & Rossi Associati, accessori di studiomama, no.parking, Francesco Giuseppe Rigoni, Elena Gastaldon, Silvia Trevisan, Annalisa Tessarolo; “oggetti di benvenuto” di Alberto Casiraghy, Cosimo Vinci, Lilia Bareeva, Carlotta Simoncello e tanti gatti interpretati da Milena Zanotelli o da Lorella e Andrea Munari, oltre al geniale biscotto Bisgatto dei JoeVelluto (JVLT). Altri offriranno in modo differente ”pezzi e vedute di città”, dallo Studio Fludd a Toyomi Nara, da Fabio Guerra a Giuseppe Guzzo e poi Alessandro Finocchiaro, Enrico Santangelo, lo studio Segnodisegno, Francesco Biasci, Giulia Reghellin, Valeria Vaccaro e Roberto Zanon, Jessica Masiero, Sabrina Galiazzo, Carlo Rossi e Veronica Veronese Palmieri. Marco Chiurato infine presenterà l’ambizioso ma dolce progetto “essere Palladio”.
Per questa occasione viene edito l’undicesimo catalogo della collana “Display. Quaderni di design” con testi di Giovanni Battista Gleria, Enrico Mitrovich, Stefania Portinari.